E’ la prima volta che affronto un’esperienza con aspettative bassissime. Scusate, mi correggo…proprio basse basse, praticamente asfaltate.
Non so cosa sia accaduto. Sul serio…non lo so…Ai tornelli di sicurezza (ebbene si, ci son controlli come se doveste prendere un aereo) ero ancora sullo stato del “si…va bene, e adesso?!”
Non mi era neanche ben chiaro durante i 150 mt che ti separano dal secondo cordone di sicurezza. Svoltato l’angolo le prime coloratissime costruzioni…ho perso la parola. Mi son limitata a prendere il cellulare e cominciare a scattare qualche foto. In testa mi ripetevo “solo per dover di cronaca, niente di più”.
Ancora altri 150 mt e mi si apre un viale grandissimo, larghissimo, un ingresso che sembra voler dire “finalmente sei arrivata”. Un viale che si apre quasi come se ti si stendesse davanti un tappeto rosso da grandi cerimonie…e tu sei l’ospite che stavano aspettando.
Sarà stato per le aspettative raso zero, sarà stato perché la motivazione che mi portava a Expo era puramente lavorativa e non esplorativa, ma restare stupita e affascinata al contempo è stato immediato e spontaneo.
Padiglioni colorati, architetture al limite dell’immaginabile, un pot pourry di folklore, persone, immagini, suoni, profumi. Un incontro di Paesi, tradizioni, visi e sorrisi.
E le persone tutte in giro a guardarsi con il naso all’insù per cercare di capire su quale “attrazione enogastronomica” montare su. Come un parco giochi, con la differenza che le emozioni anziché nascere per l’eccitazione dovuta all’adrenalina, nascono grazie alla curiosità suscitata da cose sconosciute, da profumi e sapori che si incontrano e si intrecciano su 100 ettari di superficie.
Quando qualcuno mi chiede “Com’è EXPO?” La mia risposta è “Occorre che si vada in prima persona. Occorre vedere con i propri occhi.”
Se il giusto messaggio sia “Nutrire il Pianeta” non lo so, non sono riuscita a fare mio questo concetto.
…mi toccherà ripetere l’EXPerienza!
Grazie per la bella chiacchierata di giovedì.. Come procede l’evento “fuori expo” di via Tortona?
Un saluto
Mirco
Sommelier AIS Varese