…12 anni e non sentirli!
Ho memorizzato oggi termini utilizzati per un vino come “vellutato” o setoso”.
Avete presente quando accarezzate tessuti di seta preziosa o velluti curati e ricercati? bene…memorizzate la sensazione al tatto perché è la stessa identica sensazione al palato che si riesce ad avvertire quando si assaggiano certi vini.
Non capita tutti i giorni degustare vini di un certo peso e non avevo neanche preventivato di farlo oggi in vista delle quasi prossime (tra meno di 2 ore) degustazioni di selezione per la Fiera dei vini di Bertiolo.
…Qualche volta occorre sacrificarsi…e cosa meglio di un Turriga 2000 (Isola dei Nuraghi IGT – Cantine Argiolas) per soffrire piacevolmente.
Appena versato, il naso, ancora parzialmente chiuso, ha subito denotato sentori evoluti come la liquirizia e lo speziato.
L’evoluzione è durata per le 2 ore a seguire…e continuava ahimè anche a bicchiere ormai vuoto.
In bocca si va incontro a un crescendo di sensazioni: tannini morbidi, asciutti e vellutati. Il palato accarezzato dolcemente da sensazioni perfettamente in equilibrio tra di loro. La potenza di un vino tipico della Sardegna (cannonau, carignano, bovale, malvasia nera) mitigata dall’eleganza e dal tempo. Il legno (18-24 mesi barriques di rovere francese) in perfetta armonia con il vino, mai predominante. Il vino poi sosterà in bottiglia per altri 12-14 mesi.
La vendemmia è completamente manuale e avviene nelle prime ore del mattino (accade anche in Sicilia per evitare le ore calde e torride tipiche di alcune regioni e di un certo periodo dell’anno).
Accompagnarlo al giusto piatto naturalmente acuisce e marca certe sensazioni, ma vi garantisco che degustarlo senza nessun accompagnamento particolare è impagabile.
Sottolineo…è semplicemente un IGT…niente inutili denominazioni/lungaggini normative per un grande vino che non sente il bisogno di complicare la vita a chi ne capisce l’essenza.